venerdì 9 aprile 2010

C'era una volta ...

... una squadra di ragazzi comaschi, giovani e aitanti, che disputava il campionato provinciale Juniores a 7 del CSI di Como. Puntavano decisi verso la vittoria del torneo, dopo aver battutto la seconda della classe per 6-1 fuori casa. A poche giornate dal termine, con un punto di vantaggio sulla seconda, capitò la tanto temuta trasferta della domenica mattina. Il ritrovo fissato alle 8:30, praticamente all'alba, non spaventò i giocatori che, sentendosi giovani, aitanti e baldanzosi, organizzarono per la sera prima un'onesta uscita al Luna Park. Oltre che bravi calciatori, i ragazzi si dimostrarono ben presto anche abili tiratori, tanto che riuscirono a vincere ben 4 bottiglie di spumante al tiro a segno. "Cosa fare di cotanto premio? Non si può certo portare a casa!" esclamarono, e unanimemente decisero di scolarsi il vino seduta stante. La location, il piazzale del Luna Park, non era delle migliori, ma lo spumante andò giù che era un piacere ... L'ora si fece tarda, ma l'alcol aveva fatto il suo effetto e nessuno si preoccupò nè di tornare a casa, nè tantomeno della partita, alla quale ormai mancava veramente poco.

Alle 8:30 del mattino successivo, puntuali, il mister e i pochi ragazzi che non avevano partecipato alla serata si ritrovarono per il match. Passarono i minuti, ma la squadra faticava a raggiungere un numero ragionevole di giocatori. Il coach, preoccupato, iniziò prima a telefonare e poi, non ricevendo risposta, partì alla ricerca dei calciatori perduti. Conoscendo i suoi polli, impiegò poco a trovarli e, con sua amara sorpresa, scoprì l'arcano mistero: mezza squadra era in condizioni pietose e non c'era il tempo per rimediare. Il coach, decisamente furioso, caricò allora i ragazzi giovani, aitanti e piuttosto rinco... sulla sua macchina e partì per la trasferta.
La partita andò come peggio non poteva andare: 15 a 2 per gli avversari, che non erano poi di gran livello. Ovviamente, la seconda in classifica vinse e si portò in testa con due punti di vantaggio. A nulla vallero le vittorie nelle ultime giornate: alla fine i ragazzotti risultarono giovani, aitanti e ... terribilmente secondi.

A diversi anni di distanza, i ragazzi sono cresciuti e alcuni giocano insieme al loro ex-mister, il quale li ricorda tutti con affetto e simpatia. Ma quando li vede, non dice loro "Ciao, come va?" ma un ben più sentito "... li mortacci tua !!!"

P.S.: L'episodio, verissimo, mi è stato raccontato da un collega a pranzo quando ha saputo del nostro primo posto e della nostra trasferta di domenica a Grandola. Si è sentito in dovere di mettermi in guardia. Come sapete, io non sono mai stato bacchettone su orari e serietà. Però, per questo week-end, chiedo a tutte di rileggere la storiella e mettersi una mano (anche due) sul cuore e pensare ai vostri coach che vi vogliono sempre ricordare con affetto, simpatia e perché no ... vincenti

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